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Straniero

Da "Piume di ghiaccio", di Monica Buffagni, ed. Kanaga.
Tutti i diritti riservati.

STRANIERO
Nella notte ho viaggiato
ascoltando il vuoto
straniero a me stesso
su terra battuta
incrostata di idee
e di paure.
Casa, dove mi sento a casa, dove
radici di terra e di mare
si tuffano nel vento
-straniero-
e abbracciano l’orizzonte.
Mi sono perso,
ho dipinto di giallo i ricordi
e di rosso le attese.
Ho corso come diavolo nella notte
mentre petali opachi cadono intorno,
parole mute che non so dire,
lame silenziose al risveglio del cielo.
Ho avuto sete di parole
rosse, verdi e blu come l’inferno.
Ho avuto fame di parole
pesanti come pietre di fiume,
piume sottili come spuma di neve
che accarezzano, graffiano, uccidono.
Sbaffo solitario di colore umano.
Cammino nella notte chiara,
come pioggia quieta sul muro dei vicini,
cammino forando la notte
con la forza delle mie illusioni.

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